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Bambini e schermi

Un invito ai genitori per crescere insieme nel digitale

Tablet prima del ciuccio? Cartoni prima della colazione? Smartphone come calmante durante la spesa?
Se queste scene ti suonano familiari, non sei solo. I dati dell’ultimo Report sull’Educazione Digitale 2022-2023 mostrano che in quasi tutte le famiglie italiane con bambini da 0 a 6 anni i dispositivi digitali sono ormai parte della quotidianità. Eppure, dietro la comodità si nasconde un bisogno urgente: imparare a usarli bene, insieme ai nostri figli.

I numeri che fanno riflettere

Il 95% dei bambini guarda cartoni animati ogni giorno, e più di 1 su 10 supera le due ore quotidiane. Quasi il 60% utilizza lo smartphone, e circa il 40% ha accesso al tablet.
Ma il dato forse più importante è un altro: nel 10% dei casi i bambini usano questi dispositivi senza alcuna supervisione.

E i genitori? Anche loro immersi negli schermi: metà passa da mezz’ora a un’ora e mezza al giorno su smartphone e tablet, con i social e le chat in cima alla lista delle attività.

La consapevolezza c’è… ma non basta

Il 60% dei genitori riconosce i rischi del digitale per i bambini piccoli, ma quasi l’80% ammette di non aver mai ricevuto una formazione specifica sull’argomento. E le regole in casa? Solo il 38% dichiara che vengono rispettate sempre; il resto si muove tra compromessi e assenza di limiti chiari.

Questo significa che, pur con le migliori intenzioni, molti genitori si trovano a navigare “a vista” in un mare digitale in continua evoluzione.

Perché serve il Digital Parenting

Il “Digital Parenting” non è una moda, ma una competenza di sopravvivenza familiare.
Non si tratta di vietare i dispositivi o demonizzare internet: si tratta di capire quando, come e perché usarli. Un buon genitore digitale sa:

  • scegliere contenuti adatti all’età;
  • stabilire tempi e regole condivise;
  • accompagnare i figli nella scoperta del web, evitando di lasciarli soli;
  • trasformare il digitale da babysitter improvvisato a strumento educativo consapevole.

Dal problema alla soluzione: un percorso pratico

Un corso di Digital Parenting è l’occasione per fare proprio questo:

  • Conoscere i dati reali sull’uso dei dispositivi in età prescolare;
  • Capire i rischi (contenuti inappropriati, sedentarietà, isolamento) ma anche le opportunità (creatività, apprendimento, connessione positiva);
  • Costruire un piano familiare per l’uso del digitale, con regole chiare e condivise;
  • Imparare tecniche concrete per gestire conflitti e richieste insistenti (“Ancora 5 minuti!”).

Il momento è adesso

Aspettare che i figli crescano per affrontare il tema significa arrivare tardi. Le prime abitudini digitali si formano già a 2-3 anni, e modificarle dopo è molto più difficile.

Investire oggi in competenze di Digital Parenting significa regalare ai nostri figli non solo protezione, ma anche autonomia e senso critico, le vere bussole per il futuro

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